martedì 16 ottobre 2012
















Benvenuti sul blog di Anouscka Brodacz !

Voglio dedicare questo blog alle donne:
le donne con cui lavoro,
le donne su cui lavoro,
le donne per cui lavoro



Estate 2015

Equipaggio al femminile per la mini vacanza in barca a vela alle TREMITI
 










INDEX:
FEMMENTHAL International
Le mie donne africane
OGGI CUCINO IO!
I MIEI GIOIELLI








"Marginali, apolidi,schiave,straniere,


racchie, castrate, squallide, obese,


confuse, sfacciate, maldicenti,balorde,


mute, umiliate, masochiste, superbe,


streghe, traditrici, sibilline, perfide,


nevrotiche, gelose, virginali,rigide,


miscredenti, beate, maledette, lesbiche,


cagne giudee, negre di merda, pecore nere,


tutte e ognuna di loro


preparano per rappresaglia

un abbraccio, un immenso abbraccio

che nessuno attende.”

(Erika Martinez, Lenguaraz, ed Pre-Textos)
grazie all'amica Annarita 


FEMMENTHAL INSTALLAZIONI è una performance di donne che vivono all'interno di scatole di cartone.
Questa è la mia prima donna in scatola MAITOU(2007)















Mi piacerebbe rappresentare questa performance in tanti paesi del mondo, per sperimentare quest'idea in differenti culture.


FEMMENTHAL INTERNATIONAL

Guarda il video :


 

Con il progetto “FEMMENTHAL INTERNATIONAL” il Gruppo Alhena propone un approfondimento del discorso sul corpo, in contrapposizione alla cultura che tende a narrare l’arte come luogo di una visione rasserenante, dolce, pacificata, un approfondimento attraverso un collegamento della danza con le arti visive, un progetto che si prefigge di analizzare le problematiche sul corpo femminile nelle varie forme artistiche : performances, installazioni video, spettacoli, conferenze, documentari (OASIS sul problema della fistola ostetrica nell'Africa Sub sahariana – ha avuto il Premio per la Pace 2008) e documentazioni video di progetti sociali.



Il progetto “FEMMENTHAL INTERNATIONAL” vuole sperimentare in differenti luoghi del mondo le problematiche femminili legate al corpo, con un'installazione urbana o in interni, di donne (attrici, danzatrici, performers o donne comuni, di tutte le età) rinchiuse in scatole, dove la loro vita scorre normalmente, come se fosse l'unica possibile.

Ecco la nostra esperienza in Italia



Le loro vite scorrono parallelamente, senza incrociarsi, senza contattarsi o toccarsi in alcun modo, e, quindi, senza possibilità di contaminazione o di crescita relazionale.


La struttura drammaturgica, simile ad un patchwork (tecnica tessile tipicamente femminile ) di performances, naviga tra insicurezza e vulnerabilità,trasformazione del corpo in un sogno, aspirazioni impossibili, desiderio di una percezione reale del corpo.










Corpi osservati, studiati, divisi in categorie rigide, donne la cui vita in cattività, quasi in uno zoo televisivo, lo spettatore osserverà, come un voyer, da diverse prospettive e punti di vista.


La relazione con l'architettura urbana creerà una modificazione della stessa e trasformerà il voyerismno del pubblico in una comprensione, emotivamente più diretta, delle problematiche poste dalla coreografa Anouscka Brodacz e dalle interpreti stesse.



Pescara,19 maggio 2012 presso il MATTA
ex mattatoio comunale

Asti, ASTITEATRO,4 luglio 2013 presso lo
Spazio Vinci

















Venerdì 23 maggio 2014 presso il 
Gran Teatro Parco delle Arti dell'Aquila  























E quella in Africa: Mali
Biennale Internazionale Danza 2010














 








CORPI DI DONNE ingabbiate dalla cultura in scatole:

Scatole sono le case, scatole le stanze, scatole inscatolano gli alimenti o i prodotti nei supermarket, e sempre la carta del packaging strilla con colori vivaci messaggi seduttivi, prima di finire nel cestino, immolata alla necessaria fruizione dell’oggetto. Dunque la carta che contiene e trasporta è anche la carta inutile, il rifiuto, che qui si offre nella sua povertà acromatica, nelle sue lacerazioni e consunzioni, incisa e ricucita a costruire il nuovo derma/luogo artistico nel quale si agitano dinamiche di sensi accesi e un’energia e una pulsazione che sono ritmo vitale, circolazione di messaggi, riciclaggio di merci, ardore metabolico.


Anche i segni sono ferite sul bianco della pagina intonsa, e anche il foglio di carta è contenitore di un teatro o di un cinema, forse di visioni ideali.


MODALITA' DEL PROGETTO


Il progetto si sviluppa nel paese ospite in una settimana di laboratorio condotto dalla coreografa Anouscka Brodacz. Durante il laboratorio vengono affrontate le tematiche generali e le problematiche particolari sia della cultura del paese ospite sia delle singole donne che partecipano al lavoro performatico. Ogni donna descrive con il suo intervento il suo paesaggio interiore in relazione alle direttive registiche.


Tecnicamente tutte le donne ( danzatrici, attrici, artiste in generale, donne comuni di tutte le età e di tutte le taglie) sono guidate al movimento all'interno delle scatole e messe in condizioni di esprimersi col proprio corpo seguendo le indicazioni proposte.


Parte fondamentale è anche l'intervento in video, sia come supporto scenografico dell'opera (installazione video, videomapping....) sia come memoria della manifestazione e materiale da assemblare alla fine del progetto per una documentazione totale dell'esperienza internazionale.


Inoltre la parte video rafforza/elude l'atto voyeristico attuando il processo di atto di coscienza sui temi proposti.





Ideazione e produzione:

Gruppo Alhena

via L. Muzii 55 ,65123 Pescara (Italy)

ph. 0039 85 4210644 – 0039 380 3322179

www.gruppoalhena.it galhena@tin.it



LE MIE DONNE AFRICANE

Inizio la mia avventura africana nel 1988 !
 quante donne ho incontrato : Bintou, Fanta, Aminata, Djelika, Nadia,Fatoumata,Citan,Tina,Diko,Safiatou...


Femme nue, femme noire
Vétue de ta couleur qui est vie, de ta forme qui est beauté
J'ai grandi à ton ombre; la douceur de tes mains bandait mes yeux
Et voilà qu'au coeur de l'Eté et de Midi,
Je te découvre, Terre promise, du haut d'un haut col calciné
Et ta beauté me foudroie en plein coeur, comme l'éclair d'un aigle

Femme nue, femme obscure
Fruit mûr à la chair ferme, sombres extases du vin noir, bouche qui fais
lyrique ma bouche
Savane aux horizons purs, savane qui frémis aux caresses ferventes du
Vent d'Est
Tamtam sculpté, tamtam tendu qui gronde sous les doigts du vainqueur
Ta voix grave de contralto est le chant spirituel de l'Aimée
Femme noire, femme obscure
Huile que ne ride nul souffle, huile calme aux flancs de l'athlète, aux
flancs des princes du Mali
Gazelle aux attaches célestes, les perles sont étoiles sur la nuit de ta
peau.
Délices des jeux de l'Esprit, les reflets de l'or ronge ta peau qui se moire A l'ombre de ta chevelure, s'éclaire mon angoisse aux soleils prochains de tes yeux. Femme nue, femme noire
Je chante ta beauté qui passe, forme que je fixe dans l'Eternel
Avant que le destin jaloux ne te réduise en cendres pour nourrir les
racines de la vie.
(Léopold Sédar Senghor)

Le più care:


Oumou Dolo,responsabile maliana di Yamaneh Mali, che mi ha accompagnata per mano nel doloroso viaggio della "fistola ostetrica" nelle donne che hanno subito mutilazioni sessuali 
Qui sono con lei nel villaggio OASIS dell'Ospedale POINT G di Bamako. 







Alcune delle mie afrogirls :
Fatime Awa e Fatoumata 

Anche i ragazzi non sono male!!!!!

La cara Marthe Bolda (Camerun)


La più grande voce africana contro la globalizzazione :
Aminata Traore
La più bella voce per i diritti delle donne : Oumou Sangare


E poi lei,l'unica,folle,inimitabile DIVA
Kettly Noel


Il suo contributo al GRUPPO ALHENA nel 2007 nello spettacolo "V" di Claudio Ioanna (guarda il video)

Incontro la "vieille mère" (ci chiamiamo così a vicenda) nel     
 dicembre 1999 e da allora, tra alterne vicende, non ci siamo mai lasciate.
Ho collaborato al suo ultimo commovente spettacolo "Je m'appelle Fanta Kaba"

"Una donna,la notte, l'Africa. Fanta Kaba,già un personaggio se non altro per il suo nome. Il suo errare nella città, forse Bamako, il suo corpo sinuoso nella musica e nelle luci,il suo diluirsi in fantasmagorici segreti. Kettly Noel trasporta sulla scena questa <confusione dei corpi,dalla donna alla danzatrice, dalla danzatrice all'interprete, dall'interprete al carattere, dal carattere alla trasformazione, dalla trasformazione alla performance>,secondo le parole,ispirandosi ad un universo trasgressivo di bar e locali, sotto la forma di una < recita intima che sonda i rapporti tra la donna e i fantasmi che elle suscita>"
( Marie-Mai Corbel/extra 11/Bonlieu-Scéne National d'Annecy)

Testo di Kettly ( tra gli altri) nello spettacolo:
"Mi prostituisco per la mia libertà presente e futura
Affinchè la mia vita esploda
Voglio potermi alzare, andare a dormire quando voglio
Voglio farvi eccitare quando voglio
farvi eiaculare quando voglio
Mi farete gioire quando voglio
Mi pagherete, perchè il piacere che vi do e il servizio che vi rendo costano cari
Sono la vostra amante cortigiana
Rivendico la mia prostituzione come una delinquenza!

Sono riuscita a portare lo spettacolo "Je m'appelle Fanta Kaba" in Italia, grazie alla rete di residenze artistiche MONFERRARTI,ideate dall'amico Ugo Pitozzi. 
Dopo due anni di assenza dal Mali a causa del colpo di stato e del seguente invio delle truppe francesi nel Nord del paese, sono riuscita a lavorare di nuovo con Kettly.
Nel Castello di San Giorgio Monferrato abbiamo condiviso una residenza artistica al femminile con il progetto ZONA UMIDA che prevede sia il suo lavoro sulla prostituta Fanta Kaba, che le mie ricerche su SIRENE ed il personaggio di ECO. 



Ecco il castello!!!


1° Studio su ECO
con gli amici di
minus.log





OGGI CUCINO IO !
Il cibo e le donne 

Eva e la mela - il latte della madre - il cibo rifiutato - riempire i vuoti - le digiunatrici - la nutrice - la "vita di vespa" .......


La donna che si nutre quanto un uccellino ha costituito per secoli il modello di riferimento femminile presente nelle menti di molti uomini. Per riuscire a conformarvisi si suggeriva alle giovani di robusto appetito, come fece con Rossella la Mammy di Via col Vento, di ingoiare un uovo sodo prima di recarsi all'appuntamento sociale con il cibo, per essere sicure di mangiare poco o niente. Si tratta di ragioni maschili basate su un'idea che dalla gola nascono tutti i vizi e che la continentia richiesta alle donne in campo sessuale trovasse un indispensabile presupposto nella abstinentia alimentare
LA CREATIVITA' A TAVOLA:
due foto del primo incontro del corso di cucina etnica a casa mia


           TAJINE DI TACCHINO ALLE ALBICOCCHE E COUSCOUS          


BUON APPETITO !
Nel mio spettacolo FEMMENTHAL ,sul corpo delle Donne, si parla anche del rapporto con il cibo.
Guarda il video:


I MIEI GIOIELLI

Dopo anni di viaggi nel Sud del Mondo ho cominciato ad appassionarmi alla progettazione e alla creazione dei gioielli etnici. 
Info 380 3322179380 3322179